“Negli anni Sessanta, grazie ad alcuni amici architetti, ho potuto vedere (per l’ultima volta all’Esposizione Universale di Osaka) le mie opere ingrandite a dieci, venti e persino trenta volte le loro dimensioni reali. Per me è stata una grande esperienza. Approfittando dei progressi tecnici fotografici, ho fatto ingrandire e trasporre su tela alcuni collage che, a mio avviso, si prestavano particolarmente. Questi ingrandimenti sono nati per via meccanica: è il ciclo della mec-art (collage meccanici).”